giovedì 17 maggio 2012

Compravendite in calo, ma prezzi in tenuta

Ancora vendite in calo, anche come superficie di venduto.
I prezzi, invece, sembrano tenere, a dimostrazione di una virtù tutta italiana: la polverizzazione della proprietà impedisce ai proprietari quei ragionamenti economici che portano in breve tempo ai crolli dei prezzi. Il piccolo proprietario, infatti, anche a costo di enormi sacrifici, non svende e non affitta a prezzi troppo bassi. Questo è però un comportamento che una grande immobiliare non può permettersi. Secondo i dati diffusi dall'Osservatorio immobiliare dell'agenzia del Territorio, si assiste a una riduzione dei volumi di compravendita delle abitazioni.
Nel 2011 sono state 603.176, il 2,3% in meno rispetto al 2010. Nei capoluoghi di provincia il calo è stato irrisorio (0,6%), mentre negli altri Comuni, Almedia ha registrato un -3,1%. La metratura del venduto è scesa a 62 milioni di metri quadrati, 1,5% in meno rispetto al 2010. La sorpresa viene dai prezzi: la quotazione media risulta pari a 1.584 €/mq, in leggero aumento rispetto al 2010 (+ 0,7%) e abbastanza omogena tra capoluoghi e centri minori. Capitolo a parte per quanto riguarda l'andamento del mercato nelle otto principali città italiane (Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze): in piena controtendenza, un incremento delle compravendite del 2,4% rispetto al 2010. Il volume degli scambi si attesta a circa 25,2 miliardi di euro (+ 3,2% rispetto al 2010).
Un quadro quindi meno negativo delle previsioni, anche se secondo il Censis il reale momento critico dovrebbe avvenire nel 2012, causato dal cortocircuito tra Imu e crisi della liquidità che potrebbe incrementare l'offerta in maniera tale da far scendere i prezzi anche del 20%.

Nessun commento:

Posta un commento