lunedì 17 settembre 2012

Crisi immobiliare per gli uffici. Le abitazioni tengono

Il settore real estate resta sotto osservazione.
Margini di crescita secondo qualcuno potrebbero essercene ancora ma sempre selezionando con cautela aree e segmenti.
A livello geografico in Usa a un anno la performance è stata del 37% (a tre oltre il 100%). Nei paesi emergenti a un anno l'indice ha messo a segno +9,5% mentre nel Vecchio continente lo Stoxx Europe 600 Real Estate ha messo a segno solo l'11,42 per cento. In Europa il settore degli uffici ha risentito della crisi in Eurolandia.
Gli investimenti diretti negli immobili commerciali italiani hanno registrato un crollo nel secondo trimestre 2012.
Secondo il broker immobiliare Cbre, nel secondo trimestre, il volume delle transazioni nel settore degli immobili commerciali ha toccato i 382 milioni di euro (-54% rispetto al 2011). Prospettive più stabili per gli immobili residenziali di qualità.
(da PLUS 24 "Settore immobiliare: rallentano gli uffici, tengono le case")

lunedì 10 settembre 2012

Crisi del real estate: settore ancora sotto osservazione

Resta sotto osservazione il settore real estate. Margini di crescita secondo qualcuno potrebbero essercene ancora ma sempre selezionando con cautela aree e segmenti. A livello geografico in Usa a un anno la performance è stata del 37% (a tre oltre il 100%). Nei paesi emergenti a un anno l'indice ha messo a segno +9,5% mentre nel Vecchio continente lo Stoxx Europe 600 Real Estate ha messo a segno solo l'11,42 per cento. In Europa il settore degli uffici ha risentito della crisi in Eurolandia. Gli investimenti diretti negli immobili commerciali italiani hanno registrato un crollo nel secondo trimestre 2012. Secondo il broker immobiliare Cbre, nel secondo trimestre, il volume delle transazioni nel settore degli immobili commerciali ha toccato i 382 milioni di euro (-54% rispetto al 2011). Prospettive più stabili per gli immobili residenziali di qualità.
(da Plus 24 "Rallentano gli uffici, tengono le case")

sabato 8 settembre 2012

Massimo Caputi sonda nuovi partner per la cordata Prelios

Massimo Caputi
Massimo Caputi
Massimo Caputi sta lavorando a un’offerta per entrare nel capitale di Prelios. La famiglia Merloni è in uscita dalla cordata.
«Merloni ha deciso di non andare avanti con l’investimento in Prelios. Massimo Caputi sta sondando altri possibili partner», dice una fonte a Reuters che ha aggiunto che nuovi possibili partner in arrivo al fianco dell’ex socio di Idea Fimit.
«Si va verso l’ipotesi di un’uscita di Merloni e di un coinvolgimento, invece, di Roberto Haggiag», conferma una seconda fonte che non esclude l’arrivo di altri investitori».
Haggiag appartiene a una storica famiglia di produttori cinematografici e siede nel Consiglio di amministrazione di Camfin, maggiore azionista di Prelios.

mercoledì 5 settembre 2012

Prelios: summit con la cordata Merloni-Caputi e Fortress

Si sono dati appuntamento questa mattina i vari soggetti coinvolti nella trattativa per la ricapitalizzazione della società immobiliare: dai manager di Prelios (la società è controllata con un patto di sindacato fra Camfin, Assicurazioni Generali, Edizione, Intesa Sanpaolo, Massimo Moratti e Mediobanca che riunisce il 21,3% delle azioni) fino ai potenziali acquirenti (la cordata Merloni-Caputi, da una parte, e il gruppo americano Fortress dall'altra) che si troveranno con i responsabili delle banche finanziatrici di Prelios, con in prima fila Unicredit e Intesa Sanpaolo. All'incontro parteciperanno anche gli advisor: Lazard per conto di Prelios, Leonardo & Co e i legali di Gianni Origoni Grippo Cappelli per la cordata Merloni-Caputi e gli advisor di Mediobanca per il gruppo Fortress. (da Il Sole 24 Ore: Summit con le banche per Prelios)