giovedì 21 marzo 2013

Euribor in salita: cosa succederà ai mutui?

Ho parlato a gennaio della risalita dell'Euribor, ma ovviamente la domanda che interessa a tutti è: cosa succederà ai mutui a tasso variabile?
Il Sole 24 ore cerca di spiegarlo:

"La notizia non farà piacere a chi sta rimborsando un mutuo a tasso variabile che vedrà probabilmente nei prossimi mesi piccoli ritocchi al rialzo delle rate, dopo aver però beneficiato negli ultimi anni della straordinaria caduta degli Euribor. Nel computo algebrico complessivo quindi, in caso di rialzo degli Euribor, andrebbero messi anche gli incredibili vantaggi percepiti dalla generazione di mutuatari fortunati con lo scivolone degli utlimi anni. E poi, un altro dato: le previsioni indicano sì un trend rialzista ma decisamente al piccolo trotto (150 punti base partendo da soglie azzerate) in quattro anni. Ciò significa che la differenza che oggi persiste tra i migliori mutui a tasso variabile (3%) e i migliori a tasso fisso (5%) offre ai "variabili" ancora un margine di vantaggio per valutare seriamente questa opzione, anche alla luce del trend sull'Euribor.

A ciò va aggiunto, per chi oggi si appresta a stipulare un mutuo, che un eventuale rialzo degli Euribor non potrà che essere accompagnato da una contestuale discesa degli spread applicati dalle banche sui mutui. Perché a quel punto le banche non avrebbero più giustificazioni per tenerli alti."

martedì 12 marzo 2013

Mipim 2013: la presenza italiana

Ha aperto i battenti oggi a Cannes, l'edizione 2013 del Mipim, Mercato internazionale dei professionisti dell'immobiliare.
Al Palazzo dei congressi si ritrovano oltre 19.400 partecipanti registrati, tra espositori e visitatori, tra cui oltre 4.230 investitori, di un centinaio di Paesi, studi di architettura, costruttori, studi legali,catene di grandi alberghi.
Massimo Brunelli di Idea Fimit
uno dei relatori del convegno
all'Italian Day
Per l'Italia sono presenti 65 aziende espositrici, che potranno approfittare di un nuovo padiglione dedicato al nostro Paese: nomi noti del real estate come Beni Stabili e Generali Immobiliare, filiali nazionali delle grandi aziende di consulenza come Cushman & Wakefield ed Ernst & Young, attori del settore bancario, assicurativo e legale.
All'appuntamento , principale appuntamento a livello mondiale per il settore del real estate il nostro Paese è inoltre protagonista di uno dei focus nazionali, con uno speciale Italian day, il cui appuntamento più importante sarà un convegno su prospettive e opportunità del real estate in Italia. Ad animarlo, esperti del campo quali: Massimo Brunelli, amministratore delegato di Idea Fimit Sgr, Matteo Del Fante, direttore generale della Cassa depositi e prestiti, Aldo Mazzocco di Assoimmobiliare e Piero Fassino, sindaco di Torino.
Un posto speciale sarà infine dedicato al connubio tra gastronomia nostrana e stile architettonico, con un nuovo spazio ristorante all'interno del Palazzo dei congressi, il Deep design restaurant, progettato dall'architetto Simone Micheli.

L'Unicredit Tower
Saranno inoltre assegnati, come da tradizione, i 'Mipim awards', per i progetti di sviluppo immobiliare più interessanti e innovativi.
Per l'Italia, è di nuovo Milano (dopo il progetto su Palazzo Aporti candidato l'anno scorso) a ritagliarsi uno spazio tra i finalisti, con la Unicredit Tower del nuovo quartiere Porta Nuova, nella categoria Best office e business development.

(ANSA).

martedì 5 marzo 2013

Mutui: in Italia sono i più cari d'Europa

Le banche italiane, più che nel resto d'Europa, tengono i cordoni della borsa sempre più stretti e quando li allentano vogliono essere ben sicure di guadagnarci.

"Stando agli ultimi dati della Banca centrale europea e della Banca d'Italia, i pochi fortunati che riescono a ottenere un mutuo trentennale di 100mila euro pagano mediamente una rata mensile di 515 euro (tasso del 4,64%), contro i 446 euro (tasso del 3,45%) di un francese, di un tedesco o di un qualsiasi altro cittadino dell'area euro. Calcolatrice alla mano, si tratta di 69 euro in più ogni mese e di 828 euro l'anno. Che in trent'anni diventano 24.840 euro, quasi un quarto dell'intera somma erogata. Tra i tassi applicati in Eurolandia e in Italia oggi c'è un differenziale di 119 punti, due anni fa era la metà (66), un anno fa meno di un terzo. Eppure la base da cui partono è sempre la stessa, ossia l'Euribor per i tassi variabili e l'Eurirs per i fissi. Su cui poi si aggiunge lo spread, ossia il guadagno della banca."

 "Gli istituti finanziari italiani approfittano dei tassi bassi, ai minimi storici, per applicare spread altissimi, guadagnando così cifre esorbitanti sui mutui, come sui prestiti - spiega Elio Lannutti di Adusbef, l'associazione di consumatori che ha elaborato i dati dal 2010 a oggi - Arrivano ad applicare ai mutui a tasso variabili spread dal 2,7 al 4,50%, per i fissi si arriva anche al 5%. Aggiungendoci i tassi Euribor o Eurirs, ecco che si raggiungono picchi del 4,50 per i variabili e del 6,8 per i fissi. Che si traduce in un vero e proprio salasso per i consumatori".

"E la situazione non migliora con i prestiti. In Italia mediamente il tasso applicato per il credito al consumo è di 150 punti base più alto della media europea. Quindi su un prestito di 30mila euro a 10 anni un italiano paga 357 euro al mese di rata (tasso al 7,56%) mentre un europeo 334 (al tasso del 6,04%), ben 23 euro in più al mese, 276 euro in più all’anno, che diventano 2.760 euro alla fine dei 10 anni, quasi il 10% dell'intera cifra richiesta.
In pratica la politica europea di rilancio dei consumi, con il taglio continuo del costo del denaro, viene inficiata da una politica al limite della speculazione del sistema bancario italiano. Una politica che da una parte tende a favorire chi i soldi (e le garanzie) già li ha e a scoraggiare chi non li ha dal chiederli. Un modus operandi che taglia fuori il Sistema Italia."
(da Fusioni Bancarie)