lunedì 16 aprile 2012

Imu: effetti sul mercato immobiliare

Entro il prossimo 16 giugno tutti i proprietari di uno o più immobili dovranno pagare prima rata dell’Imu, la nuova imposta che sostituirà l’Ici e che dovrà essere pagata anche sull’abitazione principale. La cifra annuale varia a seconda della rendita catastale, del tipo di immobile e dell’aliquota stabilita dal Comune in cui lo stesso è situato. L’impatto della nuova tassa avrà incidenza sul mercato in base all’uso che dell’immobile viene fatto. Pare, secondo le prime stime, che per quanto riguarda le abitazioni principali non avrà grossi impatti sul mercato immobiliare. Ad esempio su un’abitazione con una rendita catastale di 1.000 euro (ad esempio per un trilocale non di lusso in una grande città) in un Comune che applica un’aliquota standard dello 0,4%, infatti, si pagheranno 472 euro, una cifra che non dovrebbe portare i proprietari a compiere scelte radicali. Per quanto riguarda le seconde case invece, su un immobile con rendita catastale di 1.000 euro in un Comune che applica l’aliquota standard dello 0,76% dovranno essere pagati ben 1.277 euro. Capitolo a parte per gli immobili in locazione. Si calcola infatti che l’Imu toglierà ai proprietari una quota che oscilla tra il 10% e il 18% del canone annuo, a seconda del tipo di immobile e della città. Da non dimenticare che oltre all’Imu continueranno a pesare sulle tasche dei locatori anche le tasse precedenti che gravano sugli immobili concessi in affitto. Quindi, essendo rischioso aumentare il canone per il rischio di ritrovarsi con un immobile sfitto, con ogni probabilità molti immobili oggi concessi in locazione saranno messi in vendita. Questo, tuttavia, potrebbe non causare un crollo dei prezzi ma contribuire a vivacizzare il mercato, alla sola condizione però che le banche tornino ad erogare mutui.

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