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Leopoldo Freyrie |
"Finalmente riconosciuta l'importanza
della battaglia degli architetti italiani per superare la follia
normativa che, nel nostro Paese, aveva partorito
ben oltre 8.000
regolamenti edilizi". Soddisfatto Leopoldo Freyrie, presidente del
Consiglio nazionale degli architetti per "la decisione del Governo che
prevede, nell'ambito dell'Agenda per la
semplificazione, entro novembre
2015, il Regolamento edilizio unico", ovvero "una riforma che va a
vantaggio di tutti i cittadini che potranno fare riferimento a norme
chiare e, soprattutto, condivise su tutto il territorio nazionale". E,
adesso, aggiunge, si proceda con "l'abbattimento della buro-edilizia,
fonte, tra l'altro, di corruzione e di abusivismo" superando "le
anacronistiche regole discriminatorie che impediscono alla stragrande
maggioranza degli studi professionali di piccole e medie dimensioni e
pressoché alla totalità dei giovani architetti italiani di partecipare
alle gare per l'affidamento di servizi di architettura e di ingegneria".
Per il vertice dei professionisti, "è un sistema, questo, contro il
quale ci battiamo da anni che, fissando requisiti quantitativi, come il
fatturato ed il numero di dipendenti del professionista, ha di fatto
progressivamente riservato questo mercato, in contraddizione con le più
recenti direttive europee in materia di appalti, ad un numero molto
ridotto di strutture professionali", chiude Freyrie. (fonte ANSA).
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