venerdì 12 ottobre 2012

Massimo Caputi ha l'esclusiva su Prelios

Massimo Caputi immobiliare
Massimo Caputi
Importante passo in avanti verso il rilancio di Prelios. Il cda della ex Pirelli Real Estate, riunitosi ieri per esaminare le offerte presentate da Fortress dalla Feidos di Massimo Caputi, ex numero uno di Fimit, ha deciso di concedere a quest'ultima l'esclusiva di un mese per definire le condizioni del rafforzamento patrimoniale, con contestuale ingresso nel capitale di Prelios del nuovo socio, e di ristrutturazione del debito da 550 milioni.
Alla deliberazione del cda non ha partecipato Davide Malacalza che, con una lettera inviata poco prima dell'inizio della riunione, ha formalizzato le dimissioni, ribadendo le critiche relativea presunte irregolarità del procedimento consiliare e all'insussistenza dei presupposti per la continuità aziendale. Critiche che tuttavia non hanno trovato riscontro né da parte del collegio sindacale né presso la società di revisione. Va dunque avanti il processo di rilancio della società avviato nel corso dell'estate e sul quale sembra esserci coesione tra gli azionisti del patto di sindacato cui fa capo il 21,29%, oltre che la disponibilità del sistema bancario. Nei prossimi giorni saranno messia puntoi dettagli dell'operazione che dovrebbe portare all'ingresso della cordata targata Massimo Caputi (assistita da Banca Leonardo), nel capitale della società.

Esiste già uno schema di massima, che dovrà comunque essere affinato, anche per tenere conto del rischio di opa obbligatoria su Prelios (affiancata da Lazard). Tutto si dovrà definire entro la fine di novembre anche perché l'operazione è alquanto articolata e le tecnicalità tutte da definire. Massimo Caputi e i suoi alleati (tra questi figura l'imprenditore Giuseppe Cornetto Bourlot, presidente della cordata) hanno proposto di varare un aumento di capitale complessivo da 135 milioni. Di queste risorse fresche, 25 milioni arriveranno da Feidos tramite un aumento di capitale riservato, che dovrebbe essere sottoscritto dalla newco Feidos 11. Altri 25 milioni saranno invece stanziati dagli attuali aderenti al patto di sindacato (Camfin, che ne metterà 17,6, Mediobanca, Benetton, Generali, Intesa Sanpaolo e Massimo Moratti), che «hanno espresso per iscritto la loro disponibilità a supportare» l'operazione.

Mentre i restanti 85 milioni saranno chiesti al mercato. E una parte di queste risorse - si dice 25 milioni -dovrebbero essere garantite da investitori che già si sono detti disposti a partecipare al rilancio come il fondo inglese Euro Ventures Ltd. Il resto è lasciato ai risparmiatori. Per cautelarsi nel caso in cui questi ultimi non dovessero interamente sottoscrivere l'aumento per la quota di loro spettanza (60 milioni), le banche creditrici (principalmente Intesa e Unicredit) si sono dette disponibili a garantire l'eventuale inoptato attraverso la conversione di crediti per circa 30 milioni. L'offerta di Feidos si basa anche su una revisione della struttura finanziaria del debito, che prevederebbe una suddivisione in due tranche: la prima, da 250 milioni, dovrebbe mantenere lo status di debito senior con scadenza al 2018 e interessi maggiormente sostenibili, mentre sui restanti 300 milioni le parti stanno ancora valutando le eventuali soluzioni. Una di queste riguarderebbe le partecipazioni e gli asset in portafoglio di Prelios.

Al termine dell'operazione di rafforzamento patrimoniale si modificherebbe l'assetto azionariato con un nuovo asse paritetico tra gli attuali soci riuniti nel patto di sindacato e Feidos. L'opzione sulla quale si sta ragionando prevederebbe il raggiungimento di una quota comune pari al 29,9% per evitare l'opa, dalla quale, in caso di superamento, verrebbe comunque chiesta l'esenzione per motivi di ristrutturazione societaria. «L'obiettivo del pool di investitori riuniti attorno a Feidos è trasformare Prelios, anche grazie a un immediato aumento di capitale, in un polo europeo di servizi immobiliari e finanziari. Abbiamo già individuato un manager di standing internazionale e grande esperienza nel settore immobiliare cui affidare la guida della società», specifica Massimo Caputi che non dovrebbe avere un ruolo operativo nel nuovo soggetto. E che l'ex manager di Sviluppo Italia Fimit sia seriamente interessato a chiudere positivamente e in tempi rapidi l'operazione lo dimostra il fatto che si è impegnato con le banche creditrici a presentare la lista dei potenziali membri del nuovo cda di Prelios nell'arco di una settimana. Tra questi ci sarà il nuovo ad, che prenderà il posto di Paolo Bottelli. Uno dei nomi che circola sul mercato è quello dell'attuale ad di Generali Real Estate, Giancarlo Scotti.
(da Milano Finanza "Massimo Caputi ottiene l'esclusiva su Prelios")

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