domenica 11 novembre 2012

Massimo Caputi nuovo socio forte Prelios

Massimo Caputi, alla guida di Feidos, e i soci del patto di sindacato capitanti dalla Camfin di Marco Tronchetti Provera hanno approvato ieri una ristrutturazione di massima per Prelios, che prevede un aumento di capitale leggermente superiore all'originale (e pari a circa 200 milioni, di cui 100 in contanti), un bond convertendo da 200 milioni in capo alle banche - con durata massima di sette anni - e un rifinanziamento dei debiti a condizioni meno onerose per circa 250 milioni.

Massimo Caputi
Massimo Caputi
Dopo tre mesi di trattative Prelios ha così finalmente trovato un accordo con le banche per risanare i conti della società immobiliare gravata da oltre 500 milioni di debiti e scongiurare il rischio di fallimento.

"Un pool di otto istituti rinegozierà a tassi più favorevoli 200 milioni di crediti senior e un'altra linea da 50 milioni che sarà ancor più garantita rispetto a tutti i finanziamenti in essere. Lo schema dell'operazione, a cui stanno lavorando gli istituti coinvolti - tra cui Unicredit, Intesa Sanpaolo, Bpm, Mps, Carige e Centrobanca - insieme agli advisor e ai legali dei soci del patto di sindacato, deve essere ancora definito nei dettagli, e dal momento che è diverso dall'impianto iniziale, dovrà essere approvato da un cda straordinario di Camfin, convocato apposta per domani, e da quello di Prelios che invece era già in agenda martedì. Il gruppo immobiliare procederà senza indugio agli aumenti di capitale riservati all'ingresso del nuovo socio industriale, la Feidos di Massimo Caputi, e convocherà un'assemblea il prossimo 18 dicembre, per dare il via libera a quella parte di ricapitalizzazione riservata al mercato, e comunque garantita dagli istituti esposti e dagli attuali azionisti. Al completamento del processo di ristrutturazione, e una volta che si saranno verificate le condizioni per il convertendo, Prelios sarà controllata per il 20% dai soci dell'attuale patto insieme a Feidos, per un 30% dalle banche creditrici e per un 25% circa da un veicolo senza diritto di voto i cui azionisti saranno le banche, Massimo Caputi e Pirelli (primo tra i creditori di Prelios con un'esposizione di 160 milioni).

Così sul mercato dovrebbe restare almeno un 20-25% del capitale, in modo da garantire un'adeguata liquidità al titolo. Resta inteso che una volta risanata l'azienda le banche faranno quanto in loro potere per ricreare un flottante adeguato. Ora che tutti gli interessati hanno trovato un compromesso per risanare Prelios dal punto di vista finanziario, Massimo Caputi e Tronchetti Provera dovranno portare avanti un piano industriale, che si preannuncia abbastanza aggressivo e che punta a tagliare i costi della holding a beneficio delle società operative e dei servizi."

(da "Le banche salvano Prelios, Massimo Caputi nuovo socio forte"su Repubblica)

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