martedì 13 marzo 2012

Nuovi trend del mercato immobiliare nazionale residenziale

Il 2012 sembra mostrare una timida ripresa per quanto riguarda il mercato immobiliare residenziale, probabilmente come conseguenza dell'incertezza sul fronte dei mercati finanziari, dei mutamenti in ambito governativo e per la stretta sui mutui. Tali elementi si sono riflettuti in una contrazione del numero delle compravendite: da un lato le riviste condizioni di accesso al credito hanno generato molte difficoltà per il target medio e medio basso nell'acquisto della prima abitazione con ricorso a mutuo, in secondo luogo anche il target medio alto si è mostrato in attesa di valutare la nuova imposizione fiscale che ricadrà sugli immobili. Riguardo alle grandi città i prezzi hanno subito una flessione media del 2% con qualche distinguo. Milano, Roma e Torino hanno mostrato una tenuta dei prezzi e dinamiche simili riguardo gli altri indicatori di mercato. Anche Verona e Genova hanno tenuto mentre hanno subito una flessione del 3% Bologna, Cagliari e Firenze e un calo del 5% Napoli e Bari. In generale si sono rivelate più stabili le soluzioni immobiliari di maggiore livello qualitativo, mentre si è trovata più in difficoltà l'offerta di scarsa qualità in periferia. A livello geografico, le zone che hanno evidenziato contrazioni delle quotazioni maggiori sono le regioni del sud (-4,1%) e del centro Italia (-3,3%). In forte aumento i tempi di vendita: in media si attestano intorno ai 6,5 mesi nelle grandi città, ma si ha una tendenza all'aumento soprattutto per le soluzioni di minore appeal. Tale fenomeno è più marcato per i capoluoghi minori dove in alcuni casi si possono toccare anche i 12 mesi. Lo sconto medio che i proprietari concedono in sede di chiusura delle trattative è molto variabile a seconda di contesto enecessità di vendita del proprietario: in media siamo intorno al 10 -15%. La fascia più colpita dalla crisi è prevedibilmente quella costituita da giovani coppie e stranieri che vogliono acquistare la prima casa. Tale domanda sembra si stia spostando verso la locazione. In aumento invece la propensione all'acquisto immobiliare dell'investitore privato, al fine di proteggere il patrimonio. La soluzione preferita è di solita quella dell’acquisto di tagli medio-piccoli per i figli o da mettere a reddito, con ricavi medi intorno al 3,5%. Le locazioni per studenti si confermano tra le opzioni che offrono rendimenti maggiori. Le incertezze maggiori riguardano le conseguenze relative all'introduzione dell'Imu, che di fatto prevede un aumento della tassazione sia sulle prime che sulle seconde abitazioni. Per il 2012 si prevede una lieve ripresa delle compravendite a patto che le banche tornino a concedere mutui riducendo gli spread applicati. Una reale ripresa del mercato immobiliare non è comunque prevista prima del 2013.

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